Acciaio inossidabile

Acciaio inossidabile
Il Gateway Arch di Eero Saarinen a St. Louis, realizzato interamente in acciaio inox.
Nomi alternativi
Acciaio inox
Caratteristiche generali
Composizionelega costituita principalmente da ferro, carbonio e cromo
Aspettogrigio lucente
Stato di aggregazione (in c.s.)solido
Cristallinitàin genere policristallino
Proprietà chimico-fisiche
Resistività elettrica (Ω·m)0,714×10−6[1]

L'acciaio inossidabile (o Inox) è una Lega (metallurgia) ferro-carbonio, caratterizzata dalla presenza di elementi di lega quali Cromo (Cr) e Nichel (Ni). Tali elementi donano una maggiore resistenza alle ossidazioni e alle corrosioni, rispetto al comune acciaio non legato (anche detto acciaio al carbonio), grazie alla formazione di un sottile strato (dell'ordine dei nanometri) di ossido superficiale detto anche "Film passivante", il quale protegge la lega dall'attacco di agenti atmosferici ed esterni[2]. La capacità di resistere alla corrosione di questa particolare lega, infatti, è dovuta principalmente alla presenza del cromo, il quale in ambiente ossidante tende a trasformarsi in Ossido di cromo (III) (Cr2O3) e produrre, sulla superficie del manufatto in inox, uno strato nanometrico (dell'ordine dei 0,3-5 nm) di tale composto, il quale previene il contatto tra il ferro contenuto nella lega e l'ossigeno atmosferico e altri agenti ossidanti e corrosivi che potrebbero compromettere l'integrità del manufatto.[3] Il processo è chiamato passivazione ed è sia naturale che indotto artificialmente.

Generalmente, l'acciaio inox contiene valori di cromo tra il 12 e 18 %, ma vengono utilizzati anche altri elementi per aumentare la resistenza all'ossidazione e alla corrosione.

Per poter avere la formazione dello strato di ossido "passivante" efficace, e per cui un acciaio può essere ritenuto inossidabile, il contenuto minimo di Cromo "libero" (ossia, non combinato al carbonio) è del 10,5%. Il cromo nella lega, infatti, combinandosi con il carbonio, può formare carburi di cromo che, precipitando ai bordi dei grani della struttura cristallina, ne limitano la disponibilità a formare ossidi e, quindi, a passivarsi.[4]

Altri termini comunemente usati e sinonimi, sono: Acciaio Inox (dal francese acier inoxydable[5]), Stainless Steel (dall'inglese acciaio senza macchia) e Rostfrei Stahl (dal tedesco acciaio senza ruggine).

  1. ^ Tabelle proprietà fisiche dei metalli.
  2. ^ Silvia Barella e Andrea Gruttadauria, Capitolo 7.6 - Gli acciai inossidabili, in Metallurgia e materiali non metallici, Società Editrice Esculapio s.r.l., ISBN 978-88-9385-277-7.
  3. ^ C.-O.A. Olsson et al., Passive films on stainless steels - chemistry, structure and growth, in Electrochimica Acta, Elsevier Science, 2003.
  4. ^ UNI EN 10088-1 (2014) : Acciai inossidabili - Parte 1: Lista degli acciai inossidabili, su store.uni.com. URL consultato il 20 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2023).
  5. ^ Acciaio inossidabile, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

Acciaio inossidabile

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