L'agema (in greco antico: ἄγημα?, ágēma) era un reparto scelto negli eserciti degli antichi greci: in alcuni scritti identifica il corpo permanente di 300 opliti scelti (κόροι o ἱππεῖς), che costituivano la guardia del re, e che nelle evoluzioni successive fungevano da guide, caratteristica questa che avrebbe potuto dar origine al loro nome[1]. Altri con lo stesso termine, agema, si riferiscono agli ufficiali che nello schieramento in battaglia si disponevano dinanzi ai rispettivi reparti[2].
Nell'esercito macedone si cita l'agema degli ipaspisti, un corpo di fanteria leggera d'élite distinto dagli altri ipaspisti comuni[3] posto a guardia e al servizio del re. Anche per la cavalleria si costituiva la cosiddetta cavalleria della guardia, formata da elementi di particolare valore[4].
Gli eserciti ellenistici e macedoni antigonici si dotavano spesso di corpi agema: Eumene ed Antigono disponevano di un agema composto da 300 cavalieri, Perseo nel 171 disponeva di 2000 peltasti, i Tolomei (a Rafia, nel 217) di 3000 peltasti, i Seleucidi di 1000 cavalieri nell'esercito di Antioco (a Magnesia nel 190 e ad Antioco Epifane nel 167).