Aḥmad al-Sharaʿ | |
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Aḥmad al-Sharaʿ nel 2024 | |
Presidente della Siria (de facto, ad interim)[1][2] | |
In carica | |
Inizio mandato | 8 dicembre 2024 |
Capo del governo | Moḥammad al-Bashīr |
Predecessore | Bashar al-Assad |
Coalizione | Governo di transizione siriano |
Emiro di Hayʼat Taḥrīr al-Shām | |
In carica | |
Inizio mandato | 1° ottobre 2017 |
Predecessore | Abū Jābir al-Shaykh |
Coalizione | |
Emiro del Governo di Salvezza Siriano | |
Durata mandato | 1° ottobre 2017 – 8 dicembre 2024 |
Presidente | Mustafa al-Musa |
Capo del governo | Ali Keda Moḥammad al-Bashīr |
Predecessore | carica creata |
Successore | carica abolita |
Emiro del Fronte al-Nuṣra | |
Durata mandato | 23 gennaio 2012 – 28 gennaio 2017 |
Predecessore | carica creata |
Successore | carica abolita |
Dati generali | |
Fazione politica | Taḥrīr al-Shām |
Abū Muḥammad al-Jūlānī | |
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Nascita | Riyad[3], 5 maggio 1982 |
Religione | Islam sunnita |
Dati militari | |
Paese servito | Governo di transizione siriano In precedenza: Governo di Salvezza Siriano (2017–2024) |
Forza armata | Taḥrīr al-Shām (dal 2017) In precedenza: al-Qāʿida (2003–2016) Jabhat Fatḥ al-Shām (2016–2017) |
Unità | al-Qāʿida in Iraq (2004–2006) Consiglio della Shura dei Mujahidin (2006) Stato Islamico dell'Iraq (2006–2012) Fronte al-Nuṣra (2012–2016) |
Anni di servizio | 2003–presente |
Grado | Emiro di Taḥrīr al-Shām |
Guerre | |
Campagne | |
Battaglie | |
Comandante di | Taḥrīr al-Shām |
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Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ, noto anche per il suo nome di battaglia di Abū Muḥammad al-Jawlānī o al-Jūlānī (in arabo أحمد حسين الشرع?, Aḥmad Ḥusayn al-Sharaʿ; Riyad, 5 maggio 1982), è un politico ed ex terrorista siriano, leader di Hayʼat Taḥrīr al-Shām.
Nato in una famiglia laica e borghese originaria del Golan, al-Sharaʿ si radicalizzò a partire dai primi anni 2000. Nel 2003 si unì ad al-Qāʿida in Iraq, che in seguito confluì nello Stato Islamico in Iraq. Nel 2011, su ordine del comandante dello Stato Islamico Abū Bakr al-Baghdādī, al-Sharaʿ fu inviato in Siria per creare il Fronte al-Nuṣra, con l'obiettivo di combattere il regime di Baššār al-Asad. Nel 2013 al-Sharaʿ si separò da al-Baghdādī, per associarsi ad Ayman al-Ẓawāhiri, leader di al-Qāʿida.
Nel 2016 il Fronte al-Nuṣra si separò da al-Qāʿida e cambiò nome in Jabhat Fatḥ al-Shām; nel 2017 l'organizzazione confluì insieme ad altre formazioni islamiste in Taḥrīr al-Shām e dette impulso alla fondazione del Governo di Salvezza Siriano. Da allora al-Sharaʿ ha adottato posizioni più moderate e inclusive. Nel novembre 2024 al-Sharaʿ ha guidato l'offensiva che, dalla regione di Idlib, ha portato al collasso dell'esercito siriano e alla caduta del regime di al-Asad in dodici giorni.
Il 21 dicembre 2024 è stata abolita la taglia di 10 milioni di dollari imposta su di lui quattro anni prima dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America per informazioni che avessero portato alla sua cattura.[4] Già il 16 maggio 2013 al-Julānī era stato infatti qualificato come "terrorista" dallo stesso Dipartimento di Stato americano.[5]
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