Apollodoto I (in greco antico: Ἀπολλόδοτος ὁ Σωτήρ?, Apollódotos ho Sōtér, "Apollodoto il Salvatore"; fl. II secolo a.C.) è stato un sovrano indo-greco tra il 180 e il 160 a.C. circa.
Governò nelle regioni occidentali e meridionali del regno, da Taxila in Punjab fino al Sindh e forse al Gujarat.[1]
- ^ Il Periplus Maris Erythraei, un'opera del I secolo, descrive numerosi edifici e fortificazioni greche a Barigaza (Bharuch), sebbene le ascriva erroneamente ad Alessandro Magno, che non giunse così a sud, e attesta l'uso della monetazione greca nell'area: «La metropoli di questo paese è Minnagara, da cui molte pezze di cotone sono portate giù fino a Barygaza. In questi luoghi rimangono ancor oggi segni della spedizione di Alessandro, come antichi santuari, mura di forti e grandi pozzi»; «Fino al giorno d'oggi antiche dracme sono moneta corrente in Barygaza, provenendo da questo paese, recando iscrizioni in lettere greche, e le insegne di coloro che regnarono dopo Alessandro, Apollodoro e Menandro» (Periplo, capitoli 41 e 47).