Armi e armature romane

Armi dell'esercito romano
Abbigliamento ed armature

Per armi ed armature romane si intende l'insieme delle armi "da offesa" e "da difesa" utilizzate sia dal singolo individuo (miles) , sia in modo collettivo da un gruppo di armati nella storia di Roma dalle forze di soldati che servirono nelle legioni dall'epoca monarchica e repubblicana a quella imperiale e tardo imperiale. Roma riuscì a imporre il suo dominio su un vastissimo territorio grazie a un esercito estremamente organizzato, discliplinato, ben addestrato ed equipaggiato. Le armi romane furono, quindi, di fondamentale importanza per ottenere i rilevanti successi contro tutti i nemici che essa incontrò durante la sua storia più che millenaria. La supremazia tecnologica di Roma fu uno dei vantaggi decisivi della superiorità romana.

L'arma da offesa meglio conosciuta fu sicuramente il gladio, che per alcuni secoli, unito alla sapienza tattica romana, rese temibile il legionario nel mondo conosciuto. Tra le armi d'assedio collettive, vale la pena invece ricordare, tra le principali, lo scorpione, l'ariete, la catapulta e la torre mobile; in quest'ultima vi erano diverse baliste, armi create per scagliare frecce ad alta velocità.

I legionari erano armati, oltre che col gladio, di lance e giavellotti (lancae, hastae, veruta, spicula, pila), mutate nel corso dei secoli. Gli scudi e le armature, usate in età repubblicana, furono modernizzati in età imperiale: dalle cotte di maglia si passò poi a armature composte di piastre di cuoio e ferro sovrapposte. La loro resistenza era maggiore di quella delle cotte di maglia ed erano più leggere rispetto ad esse del 30%. Lo scudo ovaliforme, rinforzato nella parte centrale da una nervatura metallica o con al centro l'umbone, diventò rettangolare, reso resistente con bordi in ferro contro i colpi delle lame del nemico.

Nelle epoche successive, durante l'anarchia militare e poi il periodo del dominato, perso il binomio gladium-pilum, i soldati dell'esercito romano passarono all’uso di lance e armi da tiro, forse in conseguenza di mutamenti tattici che non richiedevano più approcci come era stato ai tempi delle grandi conquiste. L'armamento tipico del miles divenne la lancia e lo scudo, mentre la spatha, dopo la carica con l'hasta, era impiegata per la fase finale del combattimento.[1]

  1. ^ Le Bohec, pp. 160-161.

Armi e armature romane

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