Attacco di panico | |
---|---|
Rappresentazione grafica di una persona colta da un attacco di panico e soccorsa da una seconda persona | |
Specialità | psichiatria e psicologia clinica |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 300.01 |
ICD-10 | F41.0 |
Il Disturbo da attacchi panico, detto anche PA/s o PD/s (dall'inglese panic attack/s o panic disorder, come riportato nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), è una forma clinica dei disturbi d'ansia caratterizzata da intensi stati di ansia accompagnati da altri sintomi psicologici e fisici che si presentano in maniera imprevedibile, generalmente senza una razionale causa scatenante. Benché abbiano una durata variabile da pochi secondi ad alcune ore, in media non superano i 30 minuti. Pur essendo un evento emotivamente intenso al punto che il paziente potrebbe sentire di stare per perdere il controllo, non pongono rischi alla salute fisica[1].
Rappresentano uno dei più comuni disturbi psicologici e costituiscono un fenomeno sintomatologico complesso e piuttosto diffuso. Si calcola che 10 milioni di italiani abbiano subito uno o più attacchi di panico nel corso della vita[2]. Il disturbo di solito esordisce nella tarda adolescenza o nella prima età adulta ed ha un'incidenza da due a tre volte maggiore nelle donne rispetto agli uomini[1].
All'insorgere delle prime crisi è frequente che tale disturbo non venga riconosciuto dal soggetto e di conseguenza che venga trattato e scambiato per altre patologie specialmente di natura cardiologica, polmonare o endocrina. La terapia è sia di tipo psicologico che di tipo farmacologico. Il ricorso agli psicofarmaci è indicato specialmente nei casi in cui il disturbo compromette le normali attività quotidiane o provoca notevole disagio al paziente[3].