Aureliano Blanquet | |
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Segretario di Guerra e Marina | |
Durata mandato | 13 giugno 1913 – 10 luglio 1914 |
Presidente | Victoriano Huerta |
Predecessore | Manuel Mondragón |
Successore | José Refugio Velasco |
Dati generali | |
Università | Universidad Michoacana de San Nicolás de Hidalgo |
Professione | Militare |
Aureliano Blanquet | |
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Nascita | Morelia, Michoacán, 31 dicembre 1848 |
Morte | Canyon di Chavaxtla, Huatusco, Veracruz (stato), 15 aprile 1918 |
Cause della morte | Caduta in un burrone |
Religione | Cristiana cattolica |
Dati militari | |
Paese servito | Messico |
Forza armata | Esercito repubblicano Esercito federale messicano Esercito Riorganizzatore Nazionale |
Arma | Fanteria |
Unità | 29º Battaglione fanteria |
Anni di servizio | 1867 - 1918 |
Grado | Generale di divisione |
Comandanti | Porfirio Díaz Victoriano Huerta Félix Díaz |
Guerre | Intervento francese in Messico Guerra delle caste Rivoluzione messicana |
Campagne | Rivoluzione maderista Ribellione di Orozco Rivoluzione costituzionalista Guerra delle fazioni |
Battaglie | Incidente di Puebla Decade tragica |
Nemici storici | Massimiliano I del Messico Francisco Madero Venustiano Carranza |
Altre cariche | Segretario di Guerra e Marina |
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Aureliano Blanquet (Morelia, 31 dicembre 1848 – Canyon di Chavaxtla, 15 aprile 1918) è stato un generale e politico messicano. È considerato uno dei militari più crudeli e assetati di sangue che combatterono il presidente Francisco Madero e che catturò durante la Decade tragica, insieme al vicepresidente José María Pino Suárez. Era anche un membro del plotone che sparò all'imperatore Massimiliano d'Asburgo e ai generali Miguel Miramón e Tomás Mejía nel Cerro de las Campanas nel 1867. Diede il colpo di grazia al petto dell'imperatore dopo la sparatoria iniziale, quando stava già morendo.
Durante la rivoluzione messicana Victoriano Huerta lo promosse a generale di divisione e poi lo nominò Segretario di Guerra e Marina dal 13 giugno 1913 al 10 luglio 1914. Quell'anno andò in esilio a Cuba. Ritornò nel 1918 per combattere il governo di Venustiano Carranza e morì quando fu perseguitato dall'esercito costituzionalista nello stato di Veracruz.