Boeing YAL-1 | |
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Il Boeing YAL-1 durante un volo di prova | |
Descrizione | |
Tipo | aereo sperimentale |
Costruttore | Boeing |
Data primo volo | 2009 |
Esemplari | 1 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 70,66 m (?) |
Apertura alare | 64,44 m |
Altezza | 19,41 m |
Superficie alare | 520,24 m² |
Capacità combustibile | 216 840 L |
Propulsione | |
Motore | 4 turboventole Pratt & Whitney PW4062 |
Prestazioni | |
Autonomia | 13 445 km |
Armamento | |
Cannoni | arma laser sperimentale |
Military Designation of Military Aerospace Vehicles[1] | |
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Il Boeing YAL-1 Airborne Laser Testbed, (in precedenza detto solo Airborne Laser) è un laser aviotrasportato di tipo COIL (Laser chimico ossigeno-iodio), installato a bordo di un Boeing 747-400F appositamente modificato. È un sistema d'arma ideato principalmente come sistema di difesa missilistica in grado di distruggere i missili balistici di teatro[2] (TBM), mentre sono nella loro fase di accelerazione, subito dopo il lancio (boost phase). Il velivolo ha ricevuto la denominazione YAL-1A nel 2004 dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.[3]
Lo YAL-1 venne utilizzato come banco di prova volante per un laser a bassa potenza in grado di colpire obiettivi aerei nel 2007.[4] Nel gennaio 2010, per la prima volta è stato utilizzato il laser ad alta energia di bordo per intercettare un bersaglio di prova,[5] e il mese successivo ha distrutto due missili di prova.[6] I fondi per il programma sono stati tagliati nel 2010 e il programma è stato chiuso nel dicembre 2011. Il velivolo ha effettuato il suo ultimo volo il 14 febbraio 2012 fino alla Davis-Monthan Air Force Base di Tucson in Arizona per essere predisposto dal 309th Aerospace Maintenance and Regeneration Group e poi conservato nel "Boneyard", il "cimitero" degli aerei militari dell'United States Air Force.