Bonus Eventus («Buon Evento»[1] o «evento positivo») era una personificazione divina nella religione romana antica. Lo studioso tardo repubblicanoVarrone lo elenca come una delle dodici divinità che presiedevano all'agricoltura,[2] in coppia con Lympha, la dea che influenzava l'approvvigionamento idrico. La funzione originale di Bonus Eventus potrebbe essere stata agricola,[3] ma durante l'era imperiale rappresentò un concetto più generale di successo e fu tra le numerose astrazioni che apparvero come icone sulle monete romane.
«Buon Evento. mitol. L. Bonus Eventus. Fu uno degli Dei Consenti, Dii consentes, de' Romani, differente dalla Buona Fortuna, perocché, secondo Plinio, al suo tempo vi erano nel Campidoglio due statue fatte da Prassitele, l'una rappresentante la Buona Fortuna, l'altra il dio Bonus Eventus. Questo dio ebbe i suoi primi altari nei campi, gli agricoltori gli facevan voti, per ottenere un'abbondante raccolta; esso fu rappresentato sotto le sembianze d'un giovine nudo, ritto, con una patera in mano, per dinotare la sua beneficienza, e nell'altra delle spighe con de' papaveri, simbolo della fecondità»
^Marco Terenzio Varrone, De re rustica 1.1.4–6; Clifford Ando, The Palladium and the Pentateuch: Towards a Sacred Topography of the Later Roman Empire," Phoenix 55 3.4 (2001), p. 383.
^Lawrence Richardson, A New Topographical Dictionary of Ancient Rome (Johns Hopkins University Press, 1992), p. 60.