La calotta glaciale dell'Antartide occidentale (spesso abbreviato in WAIS, dall'inglese West Antarctic Ice Sheet) è la parte di calotta glaciale continentale che copre la porzione dell'Antartide Occidentale ch'è delimitata dai monti Transantartici. È classificata come calotta glaciale marina, in quanto il suo letto si trova al di sotto del livello del mare e i suoi bordi confluiscono in piattaforme di ghiaccio galleggianti. È delimitata dalla barriera di Ross, dalla piattaforma di ghiaccio Filchner-Ronne e dai ghiacciai che sfociano nel mare di Amundsen.[1]
Quest'area, sensibilmente più piccola rispetto alla calotta orientale, è anche quella più colpita dagli effetti del cambiamento climatico. Il processo cominciò ad interessare la zona sin dagli anni '50 del XX secolo,[2] mentre è dagli anni '90 che s'iniziò a registrare un sostanziale ritiro dei ghiacciai costieri.[3] Le stime suggeriscono che questo fenomeno abbia aggiunto circa un 7,6 ± 3,9 mm all'innalzamento globale del livello del mare tra il 1992 e il 2017,[4] e che negli anni 2010 la perdita di superficie ghiacciata raggiunse un tasso equivalente a 0,4 millimetri di innalzamento annuale del livello del mare.[5] Sebbene parte di queste perdite siano compensate dalla crescita della calotta glaciale dell'Antartide orientale, il continente nel suo insieme perderà, molto probabilmente, abbastanza ghiaccio da far aumentare considerevolmente il livello del mare entro il prossimo secolo.