Campagna del Nuovo Messico parte della guerra civile americana | |||
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Data | febbraio - aprile 1862 | ||
Luogo | Territorio Confederato dell'Arizona, Territorio del Nuovo Messico | ||
Esito | Vittoria dell'Unione, ritiro delle truppe confederate dai Territori | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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La campagna del Nuovo Messico si svolse da febbraio ad aprile 1862 nel corso della Guerra di secessione americana, nel quadro del teatro Trans-Mississippi.
Il generale di brigata confederato Henry Hopkins Sibley invase il nord del Territorio del Nuovo Messico con l'obiettivo di assumere il controllo delle zone strategiche del Sud-Ovest degli Stati Uniti, in particolare della strada verso i campi d'oro del Colorado e del porti della California.
I Confederati, partiti dal Texas, avanzarono verso nord lungo il Rio Grande, vinsero la battaglia di Valverde senza riuscire a catturare Fort Craig, lasciandosi così alle spalle il presidio nordista. L'avanzata sudista continuò a nord lungo il confine, verso Santa Fe e Fort Union. A Glorieta Pass i Confederati, sebbene vincitori sul campo di battaglia, furono costretti a ritirarsi in seguito alla distruzione della loro carovana di approvvigionamenti.
Il successo confederato in questa campagna avrebbe negato all'Unione una delle principali fonti di oro e argento necessarie per finanziare il suo sforzo bellico, e la marina dell'Unione avrebbe avuto il difficile compito di tentare di bloccare diverse centinaia di miglia di costa del Pacifico.