Canis lupus lupus

Lupo grigio euroasiatico
Canis lupus lupus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseEutheria
OrdineCarnivora
FamigliaCanidae
SottofamigliaCaninae
GenereCanis
SpecieCanis lupus
Nomenclatura trinomiale
Canis lupus lupus
Linnaeus, 1758
Sinonimi

altaicus (Noack, 1911), argunensis (Dybowski, 1922), canus (Sélys Longchamps, 1839), communis (Dwigubski, 1804), deitanus (Cabrera, 1907), desertorum (Bogdanov, 1882), flavus (Kerr, 1792), fulvus (Sélys Longchamps, 1839), italicus (Altobello, 1921), kurjak (Bolkay, 1925), lycaon (Trouessart, 1910), major (Ogérien, 1863), minor (Ogerien, 1863), niger (Hermann, 1804), orientalis (Wagner, 1841), orientalis (Dybowski, 1922), signatus (Cabrera, 1907)

Areale
Areale in Europa, Asia Occidentale e centrale
Distribuzione nel Caucaso e nell'Asia sudoccidentale

Il lupo grigio eurasiatico (Canis lupus lupus), noto anche come lupo comune,[2] è una sottospecie di lupo grigio originaria dell'Europa e delle zone temperate e steppose dell'ex Unione Sovietica. In Italia e nella penisola iberica viene rimpiazzato rispettivamente dal lupo grigio italiano e dal lupo grigio iberico.

La sottospecie era diffusa in gran parte dell'Eurasia prima del Medioevo: oltre ad esserci vari reperti paleontologici e genici,[3] le lingue indoeuropee tendono ad avere molteplici parole per "lupo", un indizio su quanto fosse abbondante e culturalmente importante l'animale in passato.[4] Fu stimato nelle mitologie baltiche, celtiche, slavoniche, turche, greche, latine e trace, sebbene abbia un ruolo più ambivalente in quello dei Germani.[5]

È il più grande dei lupi grigi del Vecchio Mondo, pesando in media 39 kg, sebbene siano stati segnalati grandi esemplari di 69-80 kg.[6][7] Il suo manto è relativamente corto e ruvido,[2] solitamente di colore tenné, con peli bianchi sulla gola che si estendono sulle guance.[7] Gli esemplari melanici, albini ed eritristi sono rari, solitamente frutti d'incroci con i cani.[8] Il suo ululato è più lungo e melodico di quello dei lupi nordamericani, i cui ululati sono più forti e con un'enfasi sulla prima sillaba.[9]

Molte popolazioni di lupo eurasiatico sono costrette a cibarsi predominantemente di bestiame e rifiuti in zone occupate dall'uomo, nonostante gli ungulati selvatici come alci, cervi rossi, caprioli, e cinghiali rappresentino ancora prede importanti in Russia e nelle zone montagnose dell'Europa orientale. Altre prede includono renne, argali, mufloni, bisonti europei, saighe, stambecchi, camosci, egagri, daini e moschidi.[10]

  1. ^ Wolf, su eunis.eea europa.eu.
  2. ^ a b (EN) Mech, L. David (1981), The Wolf: The Ecology and Behaviour of an Endangered Species, University of Minnesota Press, p. 354, ISBN 0-8166-1026-6
  3. ^ (EN) O. Thalmann et al., "Complete Mitochondrial Genomes of Ancient Canids Suggest a European Origin of Domestic Dogs", Science, November 14, 2013, 342(6160):871-4, DOI: 10.1126/science.1243650
  4. ^ (EN) Gamkrelidze, T. V. & Ivanov, V. V. (1995), Indo-European and the Indo-Europeans: A Reconstruction and Historical Analysis of a Proto-Language and Proto-Culture, Walter de Gruyter, pp. 413-417, ISBN 3110815036
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore boitani2005
  6. ^ (EN) Heptner, V. G. & Naumov, N. P. (1998) Mammals of the Soviet Union Vol.II Part 1a, SIRENIA AND CARNIVORA (Sea cows; Wolves and Bears), Science Publishers, Inc. USA., pp. 184-187, ISBN 1-886106-81-9
  7. ^ a b Miller, G. S. (1912), Catalogue of the mammals of Western Europe (Europe exclusive of Russia) in the collection of the British museum, London, Printed by order of the Trustees of the British Museum, pp. 313-314
  8. ^ (EN) Heptner, V. G. & Naumov, N. P. (1998) Mammals of the Soviet Union Vol.II Part 1a, SIRENIA AND CARNIVORA (Sea cows; Wolves and Bears), Science Publishers, Inc. USA., p. 166, ISBN 1-886106-81-9
  9. ^ (EN) Zimen, E. (1981), The Wolf: His Place in the Natural World, Souvenir Press, p. 73, ISBN 0-285-62411-3
  10. ^ (EN) Peterson, R. O. & Ciucci, P. (2003), "The Wolf as a Carnivore", in Wolves: Behavior, Ecology, and Conservation, edited by L. David Mech and Luigi Boitani, pp. 104-130, Chicago: University Press

Canis lupus lupus

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