La Carta Atlantica fu un atto diplomatico sottoscritto dal presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt e dal primo ministro britannico Winston Churchill il 14 agosto del 1941 a bordo del USS Augusta (CA-31) ancorata nella baia di Terranova, fra le potenze alleate, che prevedeva l'enunciazione di alcuni principi per il futuro ordine mondiale: divieto di espansioni territoriali, autodeterminazione interna ed esterna, diritto alla democrazia e all'autogoverno, pace intesa come libertà dal timore e dal bisogno, rinuncia all'uso della forza, sistema di sicurezza generale che permettesse il disarmo. Riprendeva i "Quattordici punti" di Wilson ed affermava la libertà di commercio e di navigazione e il diritto dei popoli a vivere "[...] liberi dal timore e dal bisogno", indicando le basi per la futura cooperazione internazionale. Essa fu il seme della nascita dell'ONU ed era coerente con la dottrina Stimson, dichiarazione di generale rifiuto delle acquisizioni territoriali ottenute con l'uso della forza, e con la dichiarazione di Welles, emessa nel caso particolare dell'occupazione sovietica delle repubbliche baltiche.