Classe Minekaze | |
---|---|
Pianta e profilo della classe, editi dall'Office of Naval Intelligence statunitense: sono bene evidenti la peculiare insellatura di prua, l'armamento silurante e la distribuzione dei pezzi da 120 mm | |
Descrizione generale | |
Tipo | Cacciatorpediniere |
Numero unità | 15 |
Proprietà | Marina imperiale giapponese |
Ordine | 1917 e 1920 |
Cantiere | Maizuru Nagasaki (gestito dalla Mitsubishi) |
Impostazione | 1918-1921 |
Varo | 1919-1922 |
Completamento | 1920-1922 |
Radiazione | 1945 per l'Impero giapponese Dopo il 1947 per il Regno Unito |
Destino finale | 10 unità affondate 5 unità catturate: 1 ceduta alla Repubblica cinese, 1 ceduta al Regno Unito, 3 demolite nel dopoguerra |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 1367 t A pieno carico: 1676 t |
Lunghezza | 102,56 m |
Larghezza | 9,14 m |
Pescaggio | 2,89 m |
Propulsione | 4 caldaie Kampon e 2 turbine Parsons; 2 alberi motore con elica (38500 shp) |
Velocità | 39 nodi (74 km/h) |
Autonomia | 3 600 miglia a 14 nodi (6 667 km a 25,93 km/h) |
Equipaggio | 148 (ufficiali, sottufficiali, marinai) |
Note | |
Dati riferiti all'entrata in servizio | |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di classi di cacciatorpediniere presenti su Wikipedia |
La classe Minekaze (峯風型駆逐艦?, Minekazegata kuchikukan) di quindici cacciatorpediniere di squadra, appartenente alla Marina imperiale giapponese, fu progettata verso la fine della prima guerra mondiale, ispirandosi ai cacciatorpediniere britannici e tedeschi, ed entrò in servizio tra il 1920 e il 1922. Le unità erano equipaggiate con quattro cannoni da 120 mm e sei tubi lanciasiluri da 533 mm, spinte da nuovi apparati di propulsione a vapore che garantivano punte di 39-40 nodi. La classe costituì assieme alle due successive (poco più che copie) la spina dorsale delle divisioni cacciatorpediniere della marina imperiale, ma al principio degli anni trenta iniziò a decadere rapidamente anche dinanzi l'immissione in servizio dell'innovativa classe Fubuki.
I Minekaze furono comunque mantenuti attivi e qualche esemplare fu adoperato per compiti specifici: uno divenne nave bersaglio, due furono convertiti in pattugliatori e un quarto fu trasformato in nave recupero per aerei. Del tutto obsoleti all'inizio della seconda guerra mondiale, parteciparono solo brevemente alle prime operazioni nell'Oceano Pacifico e furono presto assegnati a compiti di scorta a unità da guerra più grandi, oppure lungo le molteplici linee di comunicazione marittime tra i territori occupati dall'Impero giapponese. Durante il servizio ben dieci unità furono perdute, quasi tutte vittima degli attivi sommergibili statunitensi; le cinque superstiti furono catturate nei porti nipponici alla conclusione delle ostilità, spesso danneggiate, e furono spartite tra i vincitori (due) o demolite entro la fine del 1948.