Colelitiasi | |
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Calcoli biliari | |
Specialità | gastroenterologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
OMIM | 600803 |
MeSH | D002769 |
MedlinePlus | 000273 |
La colelitiasi o calcolosi biliare o litiasi biliare è una malattia caratterizzata dalla presenza di calcoli nei dotti biliari o nella cistifellea (o colecisti). Questi calcoli si formano in seguito all'accrescimento dei componenti della bile che vanno a formare cristalli. Ciò avviene nella cistifellea, ma in seguito possono migrare distalmente in altre parti dei dotti biliari, come il dotto cistico, il dotto biliare comune, il dotto pancreatico o la papilla di Vater. Solo in casi di grave infiammazione, i calcoli biliari possono erodere la parete della cistifellea e creare una fistola migrando nell'intestino, e causare un potenziale ostacolo chiamato ileo biliare.[1]
La presenza di calcoli biliari nella cistifellea può portare a colecistite acuta[2], una condizione infiammatoria caratterizzata da ritenzione di bile nella cistifellea e spesso da una infezione secondaria da microrganismi intestinali prevalentemente Escherichia coli, Klebsiella, Enterobacter e specie di Bacteroides.[3] La presenza di calcoli biliari nei dotti può causare l'ostruzione dei dotti biliari, che può portare a gravi condizioni come la colangite ascendente o la pancreatite. Ciascuna di queste due condizioni possono essere pericolose per la vita e sono quindi considerati emergenze mediche.
Il 75-80% dei calcoli della colecisti presentano colesterolo come componente base ("calcoli colesterinici"); solo nel 20% dei casi, le concentrazioni di colesterolo sono inferiori a un terzo e a prevalere sono invece quelle dei carbonati e fosfati di calcio - soprattutto bilirubinato di calcio - ("calcoli pigmentari").