Confini di Israele

Israele ed i territori occupati

Gli attuali confini dello Stato di Israele sono il risultato sia della guerre che degli accordi diplomatici tra Israele, i suoi vicini e le potenze coloniali (in primo luogo il Regno Unito). Solo due dei cinque potenziali confini terrestri di Israele sono riconosciuti a livello internazionale, mentre gli altri tre godono di un riconoscimento limitato.[1] I confini di Israele con l'Egitto e la Giordania sono stati formalmente riconosciuti e confermati come parte dei trattati di pace con quei Paesi. I confini con la Siria (alture del Golan), il Libano (fattorie di Sheb'a) e i territori palestinesi (sotto il controllo dello Stato di Palestina) sono ancora oggetto di dispute.[2]

Secondo la linea verde degli accordi di armistizio del 1949, Israele confina con il Libano a nord, le alture del Golan e la Siria a nord-est, la Cisgiordania e la Giordania a est, la Striscia di Gaza e l'Egitto a sud-ovest. Il confine con l'Egitto è il confine internazionale delimitato nel 1906 tra il Regno Unito e l'Impero ottomano, confermato nel trattato di pace Egitto-Israele del 1979, e il confine con la Giordania si basa sul confine definito nel memorandum Trans-Giordania del 1922, confermato nel trattato di pace tra Israele e Giordania del 1994.

  1. ^ David Newman, Borders and Conflict Resolution, in Thomas M. Wilson and Hastings Donnan (a cura di), A Companion to Border Studies, John Wiley & Sons, 28 marzo 2012, pp. 252–, ISBN 978-1-118-25525-4.
    «Unique to states in the contemporary world, only two of Israel's five potential land borders have the status of internationally recognized boundaries.»
  2. ^ Sela, Avraham. "Israel." The Continuum Political Encyclopedia of the Middle East. Ed. Sela. New York: Continuum, 2002. pp. 444-474

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