Conquista normanna dell'Italia meridionale

Conquista normanna dell'Italia meridionale
L'Italia meridionale nel 1112, al momento dell'ascesa del re normanno Ruggero II di Sicilia. La conquista del Meridione si era conclusa circa un ventennio prima.
Datainizio del XI secolo - 1091[nota 1]
LuogoItalia meridionale
Esitovittoria normanna e conquista dell'intera Italia meridionale
Schieramenti
Effettivi
ignoti, nettamente superioriignoti, nettamente inferiori
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La conquista normanna dell'Italia meridionale comprende una serie di episodi bellici avvenuta durante l'XI secolo, che vide come protagonisti i Normanni. Questi, nel giro di alcuni decenni, soppiantarono le precedenti potenze locali presenti a Sud dello Stivale (Bizantini, Longobardi, Arabi). Giunti come mercenari dal nord della Francia all'indomani dell'anno Mille, i Normanni attivi nell'Italia meridionale crebbero in virtù del loro valore militare, circostanza che permise loro prima di rafforzarsi e poi di agire in autonomia e soppiantare i propri signori. Il fulminante processo di espansione fu perlopiù condotto dalla famiglia degli Altavilla. Tra questi, i fratelli Roberto il Guiscardo e Ruggero seppero più degli altri indirizzare efficacemente la spinta dei propri conterranei e assicurarsi col tempo un vasto territorio, esteso dall'Abruzzo all'estremità della Calabria.

Una crescita così repentina fu malvista dallo Stato della Chiesa in varie fasi, ma a seguito dell'insediamento di papa Niccolò II la situazione mutò in maniera trasversale, tanto che i Normanni divennero i più preziosi alleati del pontefice nella sua lotta contro l'autorità del Sacro Romano Impero. Volendo ampliare i propri domini, i Normanni si appropriarono della Sicilia islamica (vedi Conquista normanna della Sicilia). La conquista si rivelò lenta e difficile, soprattutto a causa dello scarso numero di truppe a disposizione. Quando l'acquisizione del grosso dei territori terminò, poco prima del 1100, i normanni erano riusciti nell'intento di riunificare una regione divisa sin dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente. Al netto di innumerevoli ribellioni esplose nel corso dei decenni, i nuovi signori raggiunsero questo risultato soprattutto grazie all'abilità militare; a differenza della conquista normanna dell'Inghilterra, non si trattò di una premeditata e ben congegnata invasione, bensì di un risultato cristallizzato per via di circostanze storiche favorevoli. Le gesta normanne sono ricordate da varie opere medievali, benché gli storici moderni abbiano dovuto sforzarsi di dilavarle da tutti gli elementi poco credibili che le contraddistinguevano.

Tutti i territori dell'Italia meridionale e della Sicilia, comprensivi delle importanti città di Salerno, Bari, Melfi, Reggio e Palermo, furono poi unificati da Ruggero II nel Regno di Sicilia.
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