Il consociativismo è una forma di governo che garantisce una rappresentanza politica ai diversi gruppi sociali che compongono un paese profondamente diviso. Viene spesso adottato per gestire i conflitti interni che sorgono in comunità nazionali profondamente divise per ragioni storiche, etniche o religiose.
I suoi obiettivi sono: garantire la stabilità del governo, assicurare la sopravvivenza degli accordi di divisione del potere e la sopravvivenza della democrazia, evitare l'uso della violenza politica. Quando il consociativismo viene organizzato secondo le diverse confessioni religiose che convivono in un determinato paese, è noto anche come confessionalismo.
È spesso visto come un sinonimo dell'espressione 'condivisione del potere' (power-sharing), sebbene da un punto di vista tecnico sia solo una delle forme attraverso cui può realizzarsi la condivisione del potere.[1]