Conte di Barcellona | |
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Parìa | Nobiltà spagnola |
Data di creazione | 801 |
Creato da | Carlo Magno |
Primo detentore | Berà, Conte di Barcellona |
Ultimo detentore | Giovanni di Borbone-Spagna |
Cronologia | 801 (I creazione) 897 (II creazione) 948 (III creazione) 1162 (IV creazione) 1213 (V creazione) 1409 (VI creazione) 1412 (VII creazione) 1462 (conteso) 1479 (VIII creazione) 1641 (conteso) 1700 (IX creazione) 1936 (X creazione) |
Data di estinzione | 1993 |
Trasmissione | al primogenito maschio |
Trattamento d'onore | Sua/Vossa Graça/Excelência |
Il titolo di conte sovrano di Barcellona, ora estinto, per buona parte della sua storia è stato associato a quello di re di Aragona (vedi anche Sovrani d'Aragona), ma in precedenza si riferiva al conte con sovranità sulla città e sulle campagne circostanti. Si trattava di una creazione carolingia. Dopo che Carlo Magno aveva conquistato una striscia di Iberia a nord del fiume Ebro, questa fu inevitabilmente divisa in contee, con un conte (solitamente detentore di diverse contee) che veniva nominato margravio della Marca di Spagna. Questi margravi erano spesso i Conte di Barcellona, che ottennero quindi una certa supremazia de facto sugli altri conti, in virtù del loro possesso di diverse contee della regione.
I conti, come molti vassalli dell'Impero Carolingio, tentarono di stabilire delle proprie dinastie ereditarie sulle province loro assegnate, e in questo i conti di Barcellona ebbero molto successo; al punto che, all'inizio del secondo millennio, essi riconoscevano la sovranità della Navarra e, nel 1258, con il Trattato di Corbeil, il re di Francia cedette la sua autorità feudale al re di Aragona. Barcellona lasciò così il Regno di Francia, completando il processo di decentralizzazione, localizzazione e subinfeudazione che non era riuscito a separare altre grandi province, eccetto, de facto, le Fiandre.