Corpus Hermeticum | |
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Frontespizio di un'edizione del 1643 | |
Autore | Ermete Trismegisto |
1ª ed. originale | 1050 circa |
Editio princeps | Parigi, Guillaume Morel presso Adrien Turnèbe, 1554 |
Genere | saggio |
Sottogenere | esoterico |
Lingua originale | greco antico |
Il Corpus Hermeticum ("raccolta delle opere di Ermes") è una raccolta di scritti filosofico-religiosi di epoca imperiale (II-III secolo d.C.) attribuiti ad Ermete Trismegisto. Rappresenta la fonte d'ispirazione del pensiero ermetico e neoplatonico rinascimentale.
Per secoli il Corpus fu considerato un'opera appartenente alla letteratura dell'Antico Egitto. Secondo la tradizione, Ermete Trismegisto ("tre volte grande", cioè il più grande filosofo, il più grande sacerdote e il più grande re),[1] visse ai tempi di Mosè. Marsilio Ficino, che tradusse per primo l'opera in latino, indicò Orfeo (gli Inni), Platone e Plotino come i più tardi rappresentanti della sapienza antica contenuta nel Corpus.