In crittografia, la crittanalisi mod n è un attacco crittanalitico che si può applicare ai cifrari a blocchi e ai cifrari a flusso. È una specifica forma di crittanalisi a partizioni che sfrutta le incongruenze presenti durante la cifratura di classi di equivalenza modulo n. Il metodo fu esposto per la prima volta nel 1999 da John Kelsey, Bruce Schneier e David Wagner quando venne applicato all'algoritmo RC5P (una variante dell'RC5) e a M6 (famiglia di cifrari a blocchi usati nello standard FireWire). Questi attacchi sfruttano le proprietà delle addizioni binarie e di rotazione di bit modulo a dove a è un numero primo di Fermat. Sono stati proposti attacchi anche agli algoritmi di cifratura M8[1] e a Rabbit[2].