New York City ha una delle più grandi ed importanti popolazioni LGBT di tutto il mondo. Brian Silverman, autore di Frommer's New York City from $90 a Day ha scritto che la città ospita "una delle più vaste, forti e potenti comunità LGBT del pianeta" e che "la cultura gay è tanto parte dell'identità di New York quanto lo sono i taxi gialli, i grattacieli e i teatri di Broadway"[4].
Gli statunitensi LGBT di New York costituiscono una delle più grandi e significative comunità di auto-identificazione di lesbiche, gay, bisessuali e transgender uscite dai margini negli Stati Uniti d'America; i moti di Stonewall del 1969 avvenuti nel Greenwich Village sono ampiamente considerati come la genesi del moderno movimento per i diritti dei gay[1].
A partire dal 2005 New York è stata la sede di una cifra stimata in 272.493 gay che avevano fatto coming out e di bisessuali[5]. L'area metropolitana di New York aveva una stima di residenti GLB consci della loro identità di genere pari a 568.903[5]. Nel contempo la città è anche la sede della più vasta popolazione transgender presente negli States, stimata in 25 000 unità nel 2016[6].
^Silverman, Brian. Frommer's New York City from $90 a Day (Volume 7 of Frommer's $ A Day). John Wiley & Sons, January 21, 2005. ISBN 0764588354, 9780764588358. p. 28.