Dilma Rousseff | |
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36º Presidente del Brasile | |
Durata mandato | 1º gennaio 2011 – 31 agosto 2016 |
Vice presidente | Michel Temer |
Predecessore | Luiz Inácio Lula da Silva |
Successore | Michel Temer |
Presidente della Nuova Banca di Sviluppo | |
In carica | |
Inizio mandato | 24 marzo 2023 |
Predecessore | Marcos Troyjo |
Ministro della Casa Civil del Brasile | |
Durata mandato | 21 giugno 2005 – 31 marzo 2010 |
Presidente | Luiz Inácio Lula da Silva |
Predecessore | José Dirceu |
Successore | Erenice Alves Guerra |
Ministro per le Miniere e l'Energia del Brasile | |
Durata mandato | 1º gennaio 2003 – 21 giugno 2005 |
Presidente | Luiz Inácio Lula da Silva |
Predecessore | Francisco Luiz Sibut Gomide |
Successore | Silas Rondeau |
Segretario Statale per l'Energia, le Miniere e le Comunicazioni del Rio Grande do Sul | |
Durata mandato | 12 dicembre 1993 – 27 dicembre 1994 |
Presidente | Alceu Collares |
Predecessore | Tarso Genro |
Successore | Catarina Roraima |
Durata mandato | 24 aprile 1998 – 31 dicembre 2002 |
Presidente | Olívio Dutra |
Predecessore | Catarina Roraima |
Successore | Jordano Neuto |
Segretario Municipale della Fazenda di Porto Alegre | |
Durata mandato | 12 marzo 1985 – 21 aprile 1988 |
Presidente | Alceu Collares |
Predecessore | Praça Montevidéo |
Successore | Políbio Braga |
Dati generali | |
Partito politico | Partito dei Lavoratori |
Firma |
Dilma Vana Rousseff (Belo Horizonte, 14 dicembre 1947) è una politica ed economista brasiliana, membro del Partito dei Lavoratori, presidente del Brasile dal 1º gennaio 2011 al 31 agosto 2016.
Nata in una famiglia borghese e ricevuta un'educazione universitaria, da giovanissima maturò posizioni politiche marxiste. Cominciò la sua militanza guerrigliera partecipando alla lotta armata contro la Dittatura militare brasiliana (1964-1985) in organizzazioni come il COLINA (Comando de Libertação Nacional) e la VAR Palmares (Vanguarda Armada Revolucionária Palmares). Trascorse tre anni in prigione tra il 1970 e il 1972.
Ricostruì la sua vita nel Rio Grande del Sud, dove, insieme con Carlos Araújo, suo compagno per trent'anni, contribuì alla fondazione del Partito Democratico Laburista (PDT) e partecipò attivamente a diverse campagne elettorali. Ricoprì l'incarico di segretaria municipale della Fazenda di Porto Alegre nel governo di Alceu Collares e più tardi fu segretaria statale per le miniere e per l'energia nei governi di Alceu Collares e di Olívio Dutra; mentre rivestiva questo ruolo si avvicinò al Partito dei Lavoratori (PT) nel 2001.
Partecipò al gruppo di lavoro che stese il programma per il settore energetico della campagna elettorale di Luiz Inácio Lula da Silva alla presidenza della Repubblica nel 2002; Lula la nominò ministro della Casa Civil, una sorta di ministro dell'Interno con funzioni di sottosegretario alla presidenza del consiglio. La rivista brasiliana Época la mise sulla lista delle donne brasiliane più influenti nel 2009.[1]
Fu eletta Presidente del Brasile nel 2010, prima donna a ricoprire tale ruolo. Riconfermata dopo aver vinto al ballottaggio delle elezioni generali del 2014[2], il 12 maggio 2016 il Senato, con 55 voti contro 22, ha sancito la sospensione dalla carica di Presidente della Rousseff (prevista dalla Costituzione brasiliana fino a 180 giorni). Le funzioni di presidente sono state quindi assunte dal vice, Michel Temer[3]. Il 31 agosto 2016 il Senato decreta la destituzione della Rousseff, alla quale succede come presidente lo stesso Temer. Nel 2022 l'indagine giudiziaria sulle accuse di manipolazioni contabili che erano alla base del suo impeachment è stata ufficialmente chiusa, in quanto il Ministero pubblico federale brasiliano (MPF) non ha identificato alcun reato o atto di irregolarità amministrativa.[4]