Dopamina | |
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Nome IUPAC | |
4-(2-amminoetil)benzen-1,2-diolo | |
Nomi alternativi | |
2-(3,4-diidrossifenil)etilammina 3,4-diidrossifeniletilammina 3-idrossitiramina DA oxitiramina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C8H11NO2 |
Massa molecolare (u) | 153,1804 |
Aspetto | polvere bianca dall'odore caratteristico |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 200-110-0 |
PubChem | 681 |
DrugBank | DBDB00988 |
SMILES | C1=CC(=C(C=C1CCN)O)O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | ? |
Costante di dissociazione acida (pKa) a 298 K | 8,9; 10,6 |
Solubilità in acqua | solubile in acqua, 60.0 g/100 ml |
Temperatura di fusione | 128 °C (401,15 K) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
attenzione | |
Frasi H | 302 - 410 |
Consigli P | 273 - 501 [1][2] |
La dopamina, o anche dopammina, è un neurotrasmettitore endogeno della famiglia delle catecolammine. All'interno del cervello questa feniletilammina funziona da neurotrasmettitore, tramite l'attivazione dei recettori dopaminergici specifici e subrecettori.
La dopamina è prodotta in diverse aree del cervello, tra cui la substantia nigra e l'area tegmentale ventrale (ATV). Grandi quantità si trovano nei gangli della base, soprattutto nel telencefalo, nel nucleus accumbens, nel tubercolo olfattorio, nel nucleo centrale dell'amigdala, nell'eminenza mediana e in alcune zone della corteccia frontale.
La dopamina è anche un "neuro ormone" rilasciato dall'ipotalamo. La sua principale funzione come ormone è quella di inibire il rilascio di prolattina da parte del lobo anteriore dell'ipofisi. A livello gastrointestinale il suo effetto principale è l'emesi.
La "dopamina" può essere fornita come un farmaco che agisce sul sistema nervoso simpatico, dando effetti come aumento della frequenza cardiaca e pressione del sangue.