L'economia linguistica è una interdisciplina che riguarda una serie di temi trasversali ai campi economico e linguistico, intesi sia come influenza delle variabili economiche su quelle linguistiche che viceversa.
Una delle più diffuse definizioni recita:
«L'Economia linguistica si riferisce al paradigma della teoria economica principale, e usa i concetti e gli strumenti dell'economia nello studio di relazioni inerenti alle variabili linguistiche. Si focalizza principalmente, ma non esclusivamente, su quelle relazioni in cui anche le variabili economiche giocano un ruolo.»
Alcuni esempi di argomenti di economia linguistica possono essere: lo studio dell'effetto delle competenze linguistiche sul reddito e sul commercio internazionale, la modellizzazione matematica delle dinamiche linguistiche, l'identificazione dei costi e dei benefici delle azioni di pianificazione linguistica, la tutela delle lingue minoritarie, la valutazione dell'efficacia e dell'equità delle politiche linguistiche a livello internazionale [2][3].
L'economia linguistica è anche, per sua natura, uno strumento di analisi economica della politica linguistica.