Effetto Flynn

Andamento negli ultimi decenni delle abilità generali, confrontata con l'altezza, così come misurate nello studio di Jon Martin Sundet del 2004 tramite i test forniti ai militari di leva norvegesi[1]

L'effetto Flynn consiste nell'aumento nel valore del quoziente intellettivo medio della popolazione nel corso degli anni, un fenomeno osservato da James R. Flynn. L'effetto è stato da lui rilevato in svariati paesi: per questo, è stato da lui ritenuto come indipendente dalla cultura di appartenenza. La scoperta di questo fenomeno avvenne negli anni ottanta del Novecento[2], a seguito della valutazione delle serie storiche di paesi (più di una ventina) per i quali si disponeva di dati affidabili: Flynn osservò come, nel corso degli anni, il valore del quoziente intellettivo fosse aumentato in modo progressivo, con una crescita media di circa 3 punti per ogni decennio. La popolazione statunitense, ad esempio, ha guadagnato più di 13 punti dal 1938 al 1984.

Benché l'intensità di questa variazione sia diversa da paese a paese, i dati rivelavano comunque variazioni positive, nel corso degli anni, nei risultati conseguiti nei test per la misura del QI, di entità variabile da 5 fino a 25 punti. A sostegno del fatto che questo aumento fosse interculturale, Flynn osservò come l'aumento registrato fosse più marcato nei test (o sottotest) che misurano l'intelligenza fluida rispetto all'intelligenza cristallizzata.

  1. ^ J. Sundet, D. Barlaug e T. Torjussen, The end of the Flynn effect?: A study of secular trends in mean intelligence test scores of Norwegian conscripts during half a century, in Intelligence, vol. 32, n. 4, 2004, pp. 349–62, DOI:10.1016/j.intell.2004.06.004.
  2. ^ Flynn J. R., Massive IQ gains in 14 nations: What IQ tests really measure, in Psychological Bulletin, vol. 101, 1987, pp. 171–191.

Effetto Flynn

Dodaje.pl - Ogłoszenia lokalne