Eleanor Roosevelt | |
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Presidente della Commissione presidenziale sulla condizione delle donne | |
Durata mandato | 20 gennaio 1961 – 7 novembre 1962 |
Presidente | John F. Kennedy |
Successore | Esther Peterson |
Delegato degli Stati Uniti per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite | |
Durata mandato | 31 dicembre 1946 – 31 dicembre 1952 |
Presidente | Harry S. Truman |
Presidente della Commissione per i Diritti Umani | |
Durata mandato | 29 aprile 1946 – 30 dicembre 1952 |
Predecessore | carica creata |
Successore | Charles Malik |
Rappresentante degli Stati Uniti per la Commissione per i Diritti Umani | |
Durata mandato | 27 gennaio 1947 – 20 gennaio 1953 |
Predecessore | carica creata |
Successore | Mary Lord |
32ª First lady degli Stati Uniti d'America | |
Durata mandato | 4 marzo 1933 – 12 aprile 1945 |
Presidente | Franklin Delano Roosevelt |
Predecessore | Lou Hoover |
Successore | Bess Truman |
First lady di New York | |
Durata mandato | 1º gennaio 1929 – 31 dicembre 1932 |
Predecessore | Catherine A. Dunn |
Successore | Edith Louise Altschul |
Dati generali | |
Partito politico | Democratico |
Firma |
Anna Eleanor Roosevelt nota come Eleanor Roosevelt (New York, 11 ottobre 1884 – New York, 7 novembre 1962) è stata un'attivista e first lady statunitense.
Dal 1933 al 1945, nel suo ruolo di First lady, sostenne e promosse le scelte e la linea politica del marito, il presidente Franklin Delano Roosevelt, nota come New Deal. S'impegnò attivamente durante tutta la sua vita nella tutela dei diritti civili, e fu tra le prime femministe, nonché un'attivista molto impegnata (si oppose all'emendamento per la parità dei diritti, poiché esso avrebbe impedito al Congresso e agli Stati di promulgare leggi speciali a protezione delle donne lavoratrici).
Ebbe un ruolo importante nel processo di creazione delle Nazioni Unite, della United Nations Association e della Freedom House. Presiedette la commissione che delineò e approvò la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Il presidente Harry S. Truman la celebrò con l'appellativo di First Lady of the World, in onore dei suoi sforzi per la difesa dei diritti umani. Fece molto anche per i diritti delle comunità afroamericane e in questo modo suo marito ottenne molti voti da parte di queste ultime.