In fisica l'elettronvolt o volt-elettrone (simbolo eV)[1][2][3] è un'unità di misura dell'energia, molto usata in ambito atomico e subatomico.
Viene definito come l'energia guadagnata (o persa) dalla carica elettrica di un singolo elettrone, che si muove nel vuoto tra due punti di una regione tra i quali vi è una differenza di potenziale elettrostatico di 1 volt.
Sono molto usati i suoi multipli keV, MeV, GeV, TeV: si vedano in proposito i prefissi del SI. L'elettronvolt non è tuttavia un'unità di misura del sistema internazionale di unità di misura; trattasi dunque di una unità pratica, come l'anno luce[4] o il litro, o anche empirica come il grado di temperatura (in quanto direttamente derivante da uno strumento).
Spesso, per praticità, i multipli dell'elettronvolt non vengono pronunciati come si usa con le altre unità di misura (per esempio megajoule), ma vengono pronunciati come si scrivono (per esempio si dice «keV», «MeV», «GeV», «TeV», al posto di «kiloelettronvolt», «megaelettronvolt», «gigaelettronvolt» e «teraelettronvolt»).