Fordicidia | |
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La dea Tellus, su uno dei pannelli dell'Ara Pacis, consacrato nel 9 a.C. | |
Tipo | religiosa |
Data | 15 aprile |
Celebrata a | Roma |
Religione | Religione romana |
Oggetto della ricorrenza | Festività romana della fertilità dedicata a Tellus. |
Altri nomi | Forcanalia, Hordicida, Horcanalia |
I Fordicidia erano delle festività romane della fertilità che si tenevano il 15 aprile, in cui si offrivano in sacrificio delle mucche gravide. Dopo il sacrificio delle mucche in ciascuna delle trenta curie, gli embrioni dei vitelli venivano bruciati dalle vestali, che ne usavano le ceneri per purificare il popolo nei Parilia, il 21 aprile. Ovidio afferma che i Fordicidia furono istituiti all'epoca di Numa Pompilio.
Questa festa fa parte del ciclo agrario celebrato in aprile, mese in cui si celebravano altre feste legate alla vita: i Cerealia il 19 (dedicati a Cerere), i Parilia il 21 (festa dei pastori), i Vinalia il 23 (festa del vino), i Robigalia il 25 (per proteggere i raccolti dalla ruggine o dai gittaioni).
L'etimologia del termine Fordicidia pone alcuni problemi: le fonti danno quattro nomi diversi per questa festa, e la formazione di queste parole non segue le regole dell'evoluzione fonetica del latino. Non si possono dunque seguire gli antichi, che collegavano Fordicidia al latino fero ("portare", in questo caso "essere gravida").
I Fordicidia sono considerati una delle festività più antiche della religione romana, e questo rito di fecondità è stato messo in parallelo con altri riti e miti identici nelle altre civiltà indoeuropee, specialmente con il sacrificio indiano dell'astapadi.