Fraate V Arsace XV | |
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Moneta di Fraate V e di sua madre Musa | |
Re dei Parti | |
In carica | 2 a.C.-4 d.C. |
Predecessore | Fraate IV |
Successore | Orode III |
Morte | 4 d.C. |
Dinastia | Arsacidi |
Padre | Fraate IV |
Madre | Musa |
Fraate V (in partico 𐭐𐭓𐭇𐭕, trasl. Frahāt), anche noto come Fraatace (Phraataces, "piccolo Fraate") (Phraates; ... – 4) fu sovrano dei Parti dal 2 a.C. al 4 d.C.
Figlio minore di Fraate IV (regnante dal 37 al 2 a.C.) e di Musa, sotto Fraate V sembrò prossima la prospettiva di una guerra tra l'impero dei Parti e quello romano per il controllo di Armenia e della Mesopotamia. Sebbene Augusto (r. 27 a.C.-14 d.C.) avesse spedito il figlio adottivo Gaio Cesare a invadere la Persia, nel 1 d.C. le due parti giunsero a stipulare un trattato di pace, ai sensi del quale l'Armenia ricadeva nella sfera d'influenza romana. Fraate V fu in cambio riconosciuto come il legittimo re dei Parti, un evento questo che gli permise di proseguire la parentesi al potere con maggiore sicurezza, considerata la grande incertezza politica che viveva il suo impero. Nel 4 d.C., Fraate V e sua madre fuggirono a Roma dopo essere stati espulsi dalla nobiltà dei Parti, che incoronò Orode III come re.