Il Fronte militare clandestino, denominato ufficialmente "Reparto fronte clandestino militare di resistenza", fu un'organizzazione militare clandestina aderente alla resistenza romana in Italia, in collegamento con il comando supremo delle forze armate del Regno d'Italia (nel periodo del cosiddetto "Regno del Sud"), durante la seconda guerra mondiale. Realtà conservatrice, operante in autonomia e talvolta in concorrenza con i partiti, ebbe nondimeno un ruolo importante nel rifornire di armi, esplosivi, e informazioni le altre formazioni resistenziali.[1]