I funerali nell'antica Roma rappresentavano per tutti, anche per i più poveri, per i quali le esequie erano pagate dallo Stato, la necessità imprescindibile di onorare i defunti che costituivano gli spiriti protettori della famiglia [2]. Se un morto rimaneva insepolto o non fosse stato inumato secondo i riti si credeva che la sua anima rimanesse a vagare sulla terra travagliando i parenti che si erano sottratti al dovere di rendergli onore.
I riti funebri solitamente sono descritti dalle fonti antiche riguardo soprattutto personaggi importanti o di rango imperiale ma gli scavi archeologici di molte necropoli e i testi delle iscrizioni funerarie dei sepolcri hanno oggi reso possibile conoscere come si svolgevano le cerimonie funebri e il modo di concepire la morte e di vivere il lutto anche delle classi sociali medie e basse.