Gaio Manilio

Gaio Manilio
Tribuno della plebe della Repubblica romana
Nome originaleCaius Manilius
GensManilia
Tribunato della plebe66 a.C.

Gaio Manilio (in latino: Gaius Manilius; fl. 67-66 a.C.) è stato un politico romano.

Propose, nelle vesti di tribuno della plebe, la cosiddetta lex Manilia (66 a.C.), con la quale si conferiva a Pompeo il comando della guerra contro Tigrane II e Mitridate VI, re del Ponto.[1] Il 29 dicembre del 67 a.C., inoltre, propose la lex Manilia de libertinorum suffragiis, fatta approvare irregolarmente durante i ludi Compitalicii,[2] che dava ai libertini il diritto di voto in tutte le tribù (ciascuno in quella del patrono), immediatamente cassata al 1º gennaio dai nuovi consoli Manio Emilio Lepido e Lucio Volcacio Tullo[3].

  1. ^ Norcio Giuseppe, Historie romanae, Milano, Rizzoli, 1995, p. 145.
  2. ^ Fezzi,  p. 56.
  3. ^ Giovanni Rotondi, Leges publicae populi Romani, Milano, olms, 1962.

Gaio Manilio

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