I gastroliti (dal greco γαστήρ, gaster, stomaco, e λίθος, lithos, pietra) sono pietre che vengono inglobate nel tratto digestivo di un animale. Tra i vertebrati viventi, i gastroliti sono comuni tra gli uccelli erbivori, i coccodrilli e le foche. Alcuni animali estinti, come i dinosauri sauropodi, sembrerebbero aver usato gastroliti per macinare piante dure nello stomaco[1]. Animali acquatici, come i plesiosauri, potrebbero aver utilizzato i gastroliti per aiutare a bilanciarsi e a regolare il loro nuoto, come fanno anche i coccodrilli. Maggiori ricerche sono necessarie per capire la funzione delle pietre negli animali acquatici. Mentre alcuni gastroliti fossili sono arrotondati e levigati, molte pietre ritrovate in uccelli attuali non sono levigate affatto. I gastroliti ritrovati in associazione con resti di dinosauri possono pesare svariati chilogrammi. Pietre inghiottite dagli struzzi possono raggiungere la lunghezza di oltre dieci centimetri.