Il gotico spagnolo riprende lo stile francese, ma con certe differenze, come il triforio cieco, le nervature assiali e l'assenza del matroneo.
L'arte gotica ha il suo inizio in Francia, sorse intorno all'anno 1140 nell'isola di Francia, da quel momento in poi ci fu un profondo sviluppo e rinnovamento dell'architettura, sia per la qualità che per il numero di edifici costruiti. La Spagna, insieme alla Germania e all'Inghilterra, furono i paesi in Europa che ricevettero l'architettura gotica con il massimo entusiasmo. L'introduzione del gotico nella penisola iberica, a causa del rapporto geografico e politico con la Francia, iniziò abbastanza presto e durò molto a lungo, mantenendo stretti legami con il gotico francese a causa dell'interesse dei monarchi ispanici nel rafforzare i legami con l'arte e la cultura del suo vicino francese.
I primi edifici gotici spagnoli risalgono alla seconda metà del XII secolo, malgrado sin dal 1131 i cistercensi avessero introdotto dalla Francia l'arco a sesto acuto, impiegandolo però in composizioni ancora romaniche.
Dal XIII secolo l'influenza francese portò alla realizzazione di vaste cattedrali, come quelle di Burgos (dal 1221) e di León. Originale fu il contributo della Catalogna, dove sorsero chiese caratterizzate da ampie navate, particolarmente alte e dotate di cappelle laterali tra i contrafforti: si ricordano, ad esempio, Santa Maria del Mar e la Cattedrale di Sant'Eulalia a Barcellona, nonché la Cattedrale di Gerona.
Al tardo gotico si attesta la costruzione delle torri della cattedrale dei Burgos, desunte dai modelli del gotico tedesco e olandese. Tuttavia, la conformazione spaziale delle chiese dell'epoca era tipicamente spagnola, con piante derivate, non di rado, dalle moschee, ma sviluppate in dimensioni e altezze notevoli.