Guerra anglo-spagnola (1739-1742) detta anche guerra dell'orecchio di Jenkins parte della guerra di successione austriaca | |
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Il teatro di guerra delle Indie occidentali | |
Data | 1739 – 1742 |
Luogo | Caraibi, Florida, Provincia della Georgia |
Casus belli | Perquisizioni e requisizioni di navi mercantili inglesi da parte spagnola per stroncare il contrabbando inglese nell'America latina |
Esito | Ritorno allo status quo ante bellum |
Modifiche territoriali | nessuno |
Schieramenti | |
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La guerra anglo-spagnola (dal 1739 al 1742) fu un conflitto coloniale fra Inghilterra e Spagna. Essa fu detta anche guerra dell'orecchio di Jenkins, così denominata poiché nel 1738 il capitano di un vascello mercantile inglese, Robert Jenkins, esibì alla Camera dei comuni un suo orecchio mozzato quale prova degli atti di violenza della marina spagnola contro i navigatori inglesi.
La guerra che ne seguì nei Caraibi e nelle colonie meridionali del Nordamerica ebbe lo scopo, da parte inglese, di rompere l'egemonia spagnola nei territori delle Indie Occidentali e di eliminare i commerci navali spagnoli d'oltremare.
Con i loro attacchi ai punti di appoggio spagnolo e la presa di Portobelo[1] gli inglesi riuscirono da soli, nel primo anno di guerra, a ottenere un significativo successo. In seguito, tuttavia, le ulteriori azioni condotte dalle unità della flotta inglese in cooperazione con reparti di fanteria di un apposito corpo di spedizione fallirono e quest'ultimo si assottigliò via via a causa delle malattie tropicali, così che le battaglie nel corso del 1742 si conclusero senza risultati apprezzabili.