Guerra civile russa | |||
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Da in alto in senso orario: Soldati dell'Armata del Don nel 1919; una divisione di fanteria Bianca nel marzo 1920; soldati della Prima Armata di cavalleria; Lev Trockij nel 1918; civili impiccati dall'esercito Austro-Ungarico a Ekaterinoslav, nell'aprile 1918. | |||
Data | 3 marzo 1918-marzo 1921 (trattato di Riga)/19 giugno 1923 (ultimi combattimenti) | ||
Luogo | Ex Impero russo, Galizia, Mongolia, Tuva e Persia | ||
Casus belli | pace di Brest-Litovsk | ||
Esito |
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Modifiche territoriali | |||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
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Perdite | |||
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La guerra civile russa (in russo гражданская война в России?, graždanskaja vojna v Rossii) fu un conflitto scoppiato in Russia in seguito alla Rivoluzione d'ottobre, che aveva rovesciato il Governo provvisorio e portato al potere i bolscevichi. Oltre ai bolscevichi e ai loro alleati, detti "rossi", presero parte al conflitto varie armate "bianche" guidate da ufficiali rimasti fedeli allo zar, gli eserciti delle nazioni che si erano proclamate indipendenti dall'ex Impero russo, gli anarchici dell'Esercito insurrezionale rivoluzionario d'Ucraina, le armate "verdi", e altri. Intervenirono inoltre più nazioni straniere, tra cui Germania, Regno Unito e Giappone.
Il conflitto si concluse con la vittoria dei rossi e l'instaurazione dell'Unione Sovietica.