Guerra dell'Aquila parte della guerra di successione napoletana (1420-1424) | |
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Andrea Fortebraccio e Jacopo Caldora si fronteggiano con i loro rispettivi eserciti sotto le mura dell'Aquila, davanti alla Porta Barete | |
Data | 7 maggio 1423[1] – 5 giugno 1424 |
Luogo | Abruzzo Ulteriore e Citeriore |
Casus belli | Rifiuto della città dell'Aquila di accettare Andrea Fortebraccio come connestabile degli Abruzzi |
Esito | Sconfitta dell'esercito braccesco |
Schieramenti | |
Comandanti | |
Effettivi | |
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La guerra dell'Aquila fu un conflitto armato del XV secolo che iniziò come uno scontro tra Braccio da Montone e la città aquilana ma che divenne poi interesse di tutta la penisola italiana, coinvolgendo le forze del Ducato di Milano, della Repubblica di Firenze, dello Stato della Chiesa e del Regno di Napoli. Grazie al papa Martino V diventò una guerra di religione, poiché la scomunica di Fortebraccio aveva dato l'inizio ad una "crociata contro lo scomunicato".[6]