Guglielmo VII del Monferrato | |
---|---|
Guglielmo VII del Moferrato in una miniatura d'epoca | |
Marchese del Monferrato | |
In carica | 1253 – 1292 |
Predecessore | Bonifacio II |
Successore | Giovanni I |
Re titolare di Tessalonica | |
In carica | 1253 – 1284 |
Predecessore | Bonifacio II |
Successore | Roberto II di Borgogna[1] |
Altri titoli | Signore di Ivrea |
Nascita | Trino, 1240 |
Morte | Alessandria, 6 febbraio 1292 |
Casa reale | Aleramici |
Padre | Bonifacio II degli Aleramici |
Madre | Margherita di Savoia |
Consorti | Isabella de Clare Beatrice di Castiglia |
Figli | Margherita Violante Giovanni Alessina |
Religione | Cattolicesimo |
«[...] Quel che più basso tra costor s'atterra,
guardando in suso, è Guiglielmo marchese,
per cui e Alessandria e la sua guerra
fa pianger Monferrato e Canavese.»
Guglielmo VII degli Aleramici, detto il Gran Marchese (Trino, 1240 – Alessandria, 6 febbraio 1292), unico figlio maschio del marchese Bonifacio II degli Aleramici e di Margherita di Savoia, fu marchese del Monferrato dal 1253 alla morte e, come il padre, pretese il Regno di Tessalonica e si dichiarò re titolare di Tessalonica dal 1253 al 1284, e fu l'ultimo della dinastia degli Aleramici a rivendicare quel Regno. Dante Alighieri lo cita nella Divina Commedia, collocandolo nel VII Canto della cantica del Purgatorio, quello dei principi negligenti, e dedicandogli gli ultimi quattro versi del canto.