Il fuoco | |
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Titolo originale | Le Feu. Journal d'une escouade |
Autore | Henri Barbusse |
1ª ed. originale | 1916 |
1ª ed. italiana | 1918 |
Genere | romanzo di guerra |
Lingua originale | francese |
Ambientazione | Nord est della Francia, tra Pas-de-Calais e la Piccardia |
Il fuoco (titolo originale Le Feu. Journal d'une escouade) è un romanzo di guerra dello scrittore francese Henri Barbusse, nel quale egli narra la propria esperienza come soldato nell'Armée française sul Fronte Occidentale durante la Prima guerra mondiale. Arruolatosi volontario a 41 anni (e con problemi polmonari), egli servì dapprima come soldato e poi come barelliere, per 17 mesi.
Scritto in pochi mesi, in maggioranza durante i periodi di convalescenza passati in ospedale a curare le ferite, Barbusse vi rielaborò in forma narrativa il journal, le annotazioni personali tenute al fronte, l'allucinante esperienza della vita in trincea, degli attacchi in prima linea, delle tantissime morti di uomini, dell'angoscia provata e dei tormenti quotidiani, dalle condizioni estreme di vivere ammassati. Il testo fu pubblicato dapprima a puntate sul quotidiano L'Oeuvre, a partire dal 3 agosto 1916, in pieno svolgimento del conflitto, e integralmente alla fine del novembre 1916, per l'editore Flammarion. Di carattere antimilitarista e pacifista, ottenne fin da subito un notevole successo, vincendo quell'anno il premio Goncourt[1]. Tra gli estimatori dell'opera, vanno annoverati André Gide, Anatole France e Romain Rolland.