Interpretazione di Copenaghen

Niels Bohr

L'interpretazione di Copenaghen è la prima in ordine di tempo e più diffusa interpretazione della meccanica quantistica.[1][2] Si ispira ai lavori svolti nella capitale danese principalmente da Niels Bohr e da Werner Heisenberg attorno al 1927 e riguarda la teoria della misurazione quantistica, il principio di complementarità e la dualità onda-corpuscolo.

In particolare i due studiosi estesero l'interpretazione probabilistica della funzione d'onda proposta da Max Born, considerando prive di significato domande sui valori delle grandezze di un sistema fisico prima che esso venga misurato, in quanto il processo di misura estrae casualmente uno tra i valori permessi dalla funzione d'onda che descrive lo stato quantico del sistema. Tale interpretazione ha ricevuto una formulazione meglio definita a partire dagli anni '50 del Novecento, soprattutto grazie a Wolfgang Pauli.

L’espressione “Interpretazione di Copenaghen” venne introdotta da Heisenberg nel 1955.[3][4]

  1. ^ Hermann Wimmel, Quantum Physics & Observed Reality: A Critical Interpretation of Quantum Mechanics, World Scientific, 1992, p. 2, ISBN 978-981-02-1010-6.
  2. ^ Shabnam Siddiqui e Chandralekha Singh, How diverse are physics instructors' attitudes and approaches to teaching undergraduate level quantum mechanics?, in European Journal of Physics, vol. 38, n. 3, 2017, p. 035703, DOI:10.1088/1361-6404/aa6131.
  3. ^ Manjit Kumar, Quantum, Mondadori, 2017, p. 271, ISBN 978-88-04-60893-6.
  4. ^ Don Howard, Who invented the Copenhagen Interpretation? A study in mythology (PDF), in Philosophy of Science, vol. 71, n. 5, 2004, pp. 669-682, DOI:10.1086/425941, JSTOR 10.1086/425941.

Interpretazione di Copenaghen

Dodaje.pl - Ogłoszenia lokalne