Italia | |
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Televisione | Rai |
Stato organizzatore | Italia 1965 1991 2022 |
Partecipazioni | 50 |
Prima partecipazione | 1956 |
Miglior piazzamento | 1º, 1964 1º, 1990 1º, 2021 |
Peggior piazzamento | Ultimo, 1966 |
L'Italia è tra i paesi fondatori dell'Eurovision Song Contest e vi ha partecipato senza interruzioni fino al 1980 per poi parteciparvi con diverse pause fino al 1997. Dopo un'assenza durata 13 edizioni, il paese è tornato a partecipare nel 2011[1] e da allora è uno dei cosiddetti Big Five, ossia i cinque paesi che, in virtù dei loro investimenti nell'Unione europea di radiodiffusione (UER), partecipano direttamente alla finale dell'evento.
La nazione ha vinto tre volte: nel 1964 con Non ho l'età (per amarti) di Gigliola Cinquetti, nel 1990 con Insieme: 1992 di Toto Cutugno e nel 2021 con Zitti e buoni dei Måneskin. Grazie a queste tre vittorie l'Italia ha ospitato per altrettante volte la manifestazione: nel 1965 presso l'auditorium Rai di Napoli, nel 1991 presso gli studi di Cinecittà a Roma e nel 2022 presso il PalaOlimpico a Torino.
La partecipazione dell'Italia è curata dall'emittente di stato Rai, membro fondatore dell'UER. Fu proprio un giornalista Rai, Sergio Pugliese, ad ideare il festival musicale ispirandosi al Festival di Sanremo,[2] utilizzato ora come metodo di selezione nazionale per il rappresentante italiano all'Eurovision Song Contest.