Jacopo della Quercia

Ritratto di Jacopo della Quercia, da Le Vite di Giorgio Vasari.

Jacopo di Pietro d'Agnolo di Guarnieri, detto Jacopo della Quercia (Siena, 1374 circa – Siena, 21 ottobre 1438[1]), è stato uno scultore italiano.

Tentò una sintesi fra la scultura gotica di Giovanni Pisano e quella borgognona, in special modo di Claus Sluter da una parte, con la classicità dall'altra, assimilata attraverso le nuove scoperte del Rinascimento fiorentino: il suo maggiore interesse si rivolse alle figure, rese monumentali e percorse da una vitalità prorompente. La sua opera non trovò continuatori immediati. Fu stilisticamente un isolato, che venne capito successivamente solo da Michelangelo.[2]

  1. ^ Luca Bortolotti, Jacopo della Quercia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 62, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 29 aprile 2022.
  2. ^ S.Zuffi, p.264.

Jacopo della Quercia

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