Jacopo di Pietro d'Agnolo di Guarnieri, detto Jacopo della Quercia (Siena, 1374 circa – Siena, 21 ottobre 1438[1]), è stato uno scultore italiano.
Tentò una sintesi fra la scultura gotica di Giovanni Pisano e quella borgognona, in special modo di Claus Sluter da una parte, con la classicità dall'altra, assimilata attraverso le nuove scoperte del Rinascimento fiorentino: il suo maggiore interesse si rivolse alle figure, rese monumentali e percorse da una vitalità prorompente. La sua opera non trovò continuatori immediati. Fu stilisticamente un isolato, che venne capito successivamente solo da Michelangelo.[2]