Jalayridi | |
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Dati amministrativi | |
Lingue parlate | Persiano[1], arabo (nella diplomazia)[2], mongolo (nel governo)[2] |
Capitale | Baghdad (fino al 1358 e 1388–1411) Tabriz (1358–1388) Basra (1411–1432) |
Politica | |
Forma di Stato | Monarchia |
Nascita | 1335 |
Fine | 1432 |
Territorio e popolazione | |
Dinastie chupanide (in azzurro) e jalayiride (in verde) (1337-1432) | |
Evoluzione storica | |
Preceduto da | Ilkhanato |
Succeduto da | Kara Koyunlu |
Ora parte di | Iran Iraq Siria |
I Jalayridi (in persiano جلایریان, Jalāyriyān) furono una dinastia islamica mongola. La dinastia, che prende il nome dalla tribù mongola dei Jalayr, associata a Hülegü - nipote di Gengis Khan e fondatore della dinastia degli Ilkhanidi di Persia - governò l'Iraq attuale e la Persia occidentale[3] dopo il disfacimento del Khanato mongolo della Persia (o Ilkhanato) negli Anni trenta del XIV secolo.
Il Sultanato jalayride durò circa mezzo secolo, fino alla sua distruzione da parte di Tamerlano e le rivolte dei "Montoni Neri", o Kara Koyunlu turkmeni.
Dopo la morte di Tamerlano nel 1405, si ebbe un effimero tentativo di ristabilire il Sultanato nell'Iraq meridionale e nel Khuzistan, finché i Jalayridi furono eliminati dai Kara Koyunlu nel 1432.