Il kaunakes (o kaunace) era un indumento mesopotamico, consistente in un tessuto in lana a trama lunga, trapuntato in modo da imitare nella tessitura le ciocche del vello di capra o di pecora. Era molto usato in epoca sumerica[1].
Il nome kaunakes fu dato all'abito dagli antichi Greci.[1]
Veniva prodotto cucendo matasse di lana su un fondo di tessuto, oppure annodandole (con una tecnica simile a quella utilizzata in seguito per produrre i tappeti)[2], forse seguendo dei rituali per conferire valore spirituale al tessuto[3].
Veniva utilizzato in lunghe pezze rettangolari che venivano avvolte a spirale attorno al corpo, sopra una tunica. Questa gonna a balze era un privilegio della nobiltà e dell’esercito, mentre si suppone che il popolo vestisse un indumento simile ma più sobrio, confezionato con pellame ovino tosato oppure con un tessuto basico sprovvisto di ciocche voluminose[1]. Un esempio chiaro di questo indumento è dato dallo Stendardo di Ur, datato circa al 2400 a.C., nel quale sono illustrati in modo esauriente gli indumenti della società sumera, e in particolar modo di agricoltori, pescatori, musici e soldati.