I leviti sono i membri della tribù israelitica di Levi.
Ad essi, nell'antico Israele, era affidato il compito di sorvegliare il tabernacolo e il Tempio. La linea sacerdotale di Aronne (parte dei leviti e i cui membri erano detti cohanim) si occupava concretamente dei sacrifici rituali mentre gli altri leviti avevano il compito di cantare, di suonare e di assistere. I leviti sono descritti come eredi di Dio, loro "possesso"; la schiera dei leviti trasportava scalza l'arca dell'alleanza: unica tra le dodici tribù, non ottennero alcuna parte della terra d'Israele, poiché servire Dio era la loro eredità.
Parallelamente, in battaglia avevano il compito di custodire l'arca, senza partecipare direttamente all'azione di guerra.
Vivevano nelle città levitiche, sparse per tutta Israele, e si sostenevano con le decime. I leviti erano stati scelti per questo speciale ruolo perché, mentre erano in Egitto e poi durante il peccato del vitello d'oro, avevano mantenuto fede alla religione dei loro padri: non avevano adorato il vitello d'oro ed avevano appoggiato Mosè, membro della tribù di Levi. Un Midrash racconta che, durante l'esilio babilonese, essi si rifiutarono di cantare per degli dei di Nabucodonosor[1].
I loro colori specifici di appartenenza sono il bianco, il nero ed il rosso.