Luigi IX di Francia | |
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Luigi IX raffigurato in una miniatura della Bibbia di San Luigi, 1230 circa | |
Re di Francia | |
In carica | 8 novembre 1226 – 25 agosto 1270 |
Incoronazione | Cattedrale di Reims, 29 novembre 1226 |
Predecessore | Luigi VIII |
Successore | Filippo III |
Nascita | Poissy, 25 aprile 1214 |
Morte | Tunisi, 25 agosto 1270 (56 anni) |
Luogo di sepoltura | Basilica di Saint-Denis (corpo) Cattedrale di Monreale (viscere) |
Dinastia | Capetingi |
Padre | Luigi VIII di Francia |
Madre | Bianca di Castiglia |
Consorte | Margherita di Provenza |
Figli | Bianca Isabella Luigi Filippo III Giovanni Giovanni Tristano Pietro Bianca Margherita Roberto Agnese |
Religione | Cattolicesimo |
San Luigi dei Francesi | |
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Luigi IX di Francia in un ritratto immaginario di El Greco del 1585/1590 (Museo del Louvre) | |
Re di Francia e confessore | |
Nascita | Poissy, 25 aprile 1214 |
Morte | Tunisi, 25 agosto 1270 (56 anni) |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 11 agosto 1297 da papa Bonifacio VIII |
Ricorrenza | 25 agosto |
Attributi | rappresentato come re di Francia, corona, scettro con il fiordaliso, globo, corona di spine, modellino della Sainte-Chapelle |
Patrono di | Francia, Ordine francescano secolare, Terzo ordine regolare di San Francesco, Terzo Ordine della Santissima Trinità, carpentieri, barbieri, distillatori, marmisti, merciai, parrucchieri, ricamatori |
Luigi IX di Francia, conosciuto semplicemente come San Luigi, Luigi il Santo o San Luigi dei Francesi (Poissy, 25 aprile 1214 – Tunisi, 25 agosto 1270), è stato il quarantaquattresimo re di Francia, nono della dinastia capetingia, dal 1226 fino alla sua morte.
Figlio del re Luigi VIII di Francia e della principessa Bianca di Castiglia, ricevette durante l'infanzia un'educazione molto severa e religiosa. Ereditò il regno all'età di dodici anni, quando il padre morì; l'incoronazione avvenne il 29 novembre 1226 nella cattedrale di Reims, ma fino alla maggiore età fu la regina madre, secondo la volontà del defunto re, a esercitare la reggenza. Una volta adulto, Luigi IX mise fine al conflitto tra Capetingi e Plantageneti, estese il dominio reale annettendo il siniscalcato di Beaucaire e Carcassonne, consolidò la sua sovranità su altri territori e conseguì la vittoria definitiva nella crociata contro gli albigesi, iniziata vent'anni prima. Condusse un regno ispirato ai valori del cristianesimo, fondato sull'idea che i poteri spirituali e politici potessero essere incarnati da un solo uomo. Mitigò gli eccessi del feudalesimo a favore del concetto di bene comune e sviluppò la giustizia in modo che il sovrano potesse essere "il supremo vigilante" di essa. Pertanto, proseguendo sulla scia dell'attività del nonno Filippo Augusto, portò gradualmente la Francia da una monarchia feudale a un moderno assolutismo ispirato al diritto imperiale romano, non più basato esclusivamente sui rapporti personali del re con i suoi vassalli.
Luigi IX fu un re riformatore che volle lasciare un regno in cui i sudditi fossero soggetti a un potere giusto: introdusse la presunzione d'innocenza, ridusse il ricorso alla tortura, proibì l'ordalia e la vendetta privata. La sua reputazione, che lo fece un re beneamato da tutti gli strati della società della popolazione della Francia, andò oltre i confini del regno: il suo arbitrato venne infatti richiesto da diverse monarchie d'Europa. Stabilì, inoltre, una moneta unica per tutto il regno e fondò alcune delle istituzioni destinate a diventare il Parlamento e la Corte dei conti. Molto religioso, fece costruire chiese, abbazie e ospizi, venne in aiuto dei deboli, i venerdì scelse di farsi castigare per i suoi peccati con un frustino di catene e praticava la lavanda dei piedi a poveri mendicanti quando si trovava a corte. Lavorò alla conversione dei principi mongoli, sostenne la fondazione del collegio della Sorbona e acquisì alcune delle più importanti reliquie della Passione di Gesù, per contenere le quali fece erigere nel 1242 la Sainte-Chapelle, un famoso esempio di architettura e arte rayonnant gotica francese, nella sua residenza del Palais de la Cité, che fu eretta in un tempo estremamente corto per una gran chiesa d'epoca: due anni.
In accordo con il voto pronunciato durante una grave malattia, poi confermato dopo una guarigione considerata miracolosa, partì per l'Egitto per combattere la settima crociata. Al suo ritorno, convinto che il fallimento della spedizione fosse dovuto alla corruzione dei costumi del regno, lavorò per rafforzare la sua autorità e ripristinare la morale cristiana. Decise, quindi, di punire blasfemia, gioco d'azzardo, usura e prostituzione (anche se due anni dopo rese legale e regolamentata quest'ultima, rendendosi conto che la proibizione era inutile[1][2]); cercò anche di convertire gli ebrei francesi. Nel 1270 tornò in Tunisia per guidare l'ottava crociata, durante la quale morì di una malattia che si è ipotizzato essere peste, dissenteria o febbre tifoide; studi effettuati nel 2019 hanno suggerito che fosse gravemente malato di scorbuto e, forse, di schistosomiasi.
Fu canonizzato l'11 agosto 1297 dal papa Bonifacio VIII durante il regno del nipote Filippo IV di Francia. La sua festa liturgica venne fissata per l'anniversario della morte, il 25 agosto. Oggi è considerato un monarca che ha portato alla Francia un risveglio economico, intellettuale e artistico; è considerato uno dei tre grandi Capetingi del ramo diretto, insieme con il nonno Filippo Augusto e il nipote Filippo il Bello.
È l'unico sovrano di Francia a essere stato canonizzato e quindi, per questo e per la sua fama di gran diligente, devoto re cristiano, la maggior parte dei sovrani francesi che lo seguirono furono chiamati Luigi. Dopo la sua morte, fu considerato l'ideale re cristiano in Europa.