Santi Magi d'Oriente | |
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I Magi con i loro abiti tradizionali: brache, mantello e berretto frigio. Ravenna, Basilica di Sant'Apollinare Nuovo, ca 600 | |
Nascita | in Persia,? |
Morte | Galilea - Giudea, I secolo d.C |
Venerato da | Tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi |
Santuario principale | Duomo di Colonia, Basilica di Sant'Eustorgio, Milano |
Ricorrenza | 24 luglio |
Attributi | Oro, incenso e mirra |
Nella tradizione cristiana i Magi[Nota 1] (singolare Magio)[Nota 2] sono alcuni saggi astrologi che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12[1]), seguendo «il suo astro»[Nota 3] giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Gesù, il «re dei Giudei» che era nato.
Gli storici e alcuni biblisti cristiani interpretano questo racconto evangelico come un particolare leggendario[2], mentre altri biblisti e il Magistero della Chiesa cattolica ne sostengono la veridicità[3]. Il particolare ha comunque avuto una straordinaria fortuna artistica, in special modo nelle rappresentazioni della natività e del presepe.
Il racconto evangelico li descrive in maniera estremamente scarna e la successiva tradizione cristiana vi ha aggiunto alcuni particolari: erano tre (sulla base dei tre doni portati, oro, incenso e mirra) e si chiamavano Melchiorre, Baldassarre e Gaspare[Nota 4]. Nel tardo medioevo si ritenne che fossero oltre che sapienti anche dei re, venuti simbolicamente a rendere omaggio al bambino Gesù dalle tre parti del mondo allora conosciuto: Asia, Europa e Africa. Secondo la simbologia bizantina spesso sono raffigurati come le tre età dell'uomo: il giovane, l'uomo maturo e l'anziano.
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