Pappagallo delle Mascarene | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
Estinto (1834)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Psittaciformes |
Famiglia | Psittaculidae |
Sottofamiglia | Coracopseinae |
Genere | Mascarinus Lesson, 1830 |
Specie | M. mascarin |
Nomenclatura binomiale | |
Mascarinus mascarin (Linnaeus, 1771) | |
Sinonimi | |
Psittacus mascarinus | |
Areale | |
![]() |
Il pappagallo delle Mascarene o mascarino (Mascarinus mascarin Linnaeus, 1771) è una specie estinta di pappagallo endemica di Réunion, un'isola appartenente al gruppo delle Mascarene, nell'oceano Indiano occidentale. La sua posizione tassonomica è stata oggetto di un vasto dibattito tra gli studiosi. Infatti, le sue caratteristiche morfologiche lo mettono in relazione con i pappagalli della sottofamiglia Psittaculinae, ma da un punto di vista genetico risulta maggiormente imparentato con i pappagalli vasa. La questione non è stata ancora risolta.
Il pappagallo delle Mascarene misurava circa 35 cm di lunghezza e aveva un grosso becco rosso e lunghe penne caudali arrotondate. Aveva le zampe rosse e una zona di pelle glabra parimenti rossa attorno agli occhi e alle narici. Aveva una maschera facciale nera e penne della coda parzialmente bianche, ma la colorazione del corpo, delle ali e della testa non è nota con certezza. Le descrizioni effettuate a partire da esemplari in vita indicano che corpo e testa erano di color grigio cenere, e che la parte bianca della coda presentava due penne centrali scure. Al contrario, le descrizioni effettuate a partire da esemplari impagliati sostengono che il corpo era marrone e la testa bluastra, ma non citano affatto le penne centrali scure della coda. Tuttavia, ciò potrebbe essere dovuto a un cambiamento di colore provocato dall'età e dall'esposizione alla luce, nonché ad altri tipi di danneggiamento. Le sue abitudini sono poco note.
Il pappagallo delle Mascarene venne citato per la prima volta nel 1674, e successivamente esemplari in vita vennero trasportati in Europa, dove vissero in cattività. La specie venne descritta scientificamente nel 1771. Attualmente ne rimangono solo due esemplari impagliati, a Parigi e a Vienna. La data e la causa della sua estinzione sono sconosciute. L'ultima testimonianza dell'esistenza dell'animale, risalente al 1834, è considerata dubbia, quindi è probabile che esso sia scomparso prima del 1800, e potrebbe essersi estinto in natura addirittura in precedenza.