Napata | |
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I resti del Tempio di Amon a Napata (attuale Jebel Barkal) | |
Civiltà | Civiltà egizia |
Utilizzo | Città |
Localizzazione | |
Stato | Sudan |
Amministrazione | |
Patrimonio | UNESCO |
Visitabile | Si |
Mappa di localizzazione | |
Napata (Nàpata; in egizio Np.t; in greco τὰ Νάπατα[1] e Ναπάται[2]; in latino Napăta; in meroitico Napa)[3] è una località situata nella antica Nubia. Il nome attuale è Gebel Barkal (Sudan), ed è situata sulla riva orientale del Nilo nei pressi della città di Karima (18,5° N, 31,9° E) (circa 400 km a nord della capitale Khartum). Il sito era occupato da una città che costituiva l'insediamento permanente più meridionale del Nuovo Regno d'Egitto (XVI-XI secolo a.C.) e il principale centro di culto nubiano del dio Amon. Fu la capitale della XXV dinastia egizia (di origini nubiane) e, dopo la sua caduta nel 663 a.C., del Regno di Kush. Nel 593 a.C. fu saccheggiata dagli egizi e la capitale kushita fu trasferita a Meroe. La città fu saccheggiata una seconda volta dai Romani nel 23 a.C. ma fu ricostruita e continuò a prosperare come centro di culto di Amon.[4]
I termini "Napata" o "Periodo napatano" possono anche riferirsi alla storia del regno kushita dalla sua ascesa intorno al 750 a.C. fino al 270 a.C., quando Napata perse il primato politico in favore di Meroe, nuovo centro di potere e di sepoltura dei reali. Il periodo successivo della storia kushita è infatti quello detto "meroitico", che si concluse con il crollo del regno.[5]
Le "gole di Napata" sono citate nell'opera Aida di Giuseppe Verdi.